Una brutta Verodol Casciavola cede sul campo di Cascina
Pallavolo Cascina 3-0 Verodol Casciavola (25/18; 25/17; 25/19)
CASCINA: Belli, Corti E, Corti F, Gori, Vaccaro, Di Matteo, Sgherri, Melai, Della Croce, Caciagli, Bilous, Lilli, Ciampi, Passerini. All. Lazzerini
VERODOL: Caponi, Cigna, Pelloso, Lenzi, Cenghiaro, Monchi, Corsini, Casarosa, Lombardi, Interlandi, Ciampalini, Melani, Bolognini, Sciabordi. All. Rudy Baldacci; Team Manager: Nicola Lenzi.
ARBITRO: Samuel Piro
Una brutta Verodol cade nel derby sul campo di Cascina con un 3/0 che non ammette repliche. Una partita giocata sottotono dalle ragazze di Rudy Baldacci, arrivate a questo scontro in condizioni difficili per le assenze di Bolognini e Bacherini e con Cenghiaro rientrata da poche ore dalla trasferta “azzurra” a Tokio. Questo però non basta a giustificare un rovescio così grande in una partita che non ha mai avuto storia dal primo all’ultimo punto.
Il coach rossoblù manda in campo Monchi in regia, Interlandi opposta, Pelloso e Ciampalini opposti, Sciabordi e Caponi schiacciatrici con Casarosa libero. L’inizio di partita vede le padrone di casa volare subito sul 5/1, la Verodol prova a rimontare si porta fino al 10/9, poi subisce un parziale monstre di 9/1 che spegne ogni velleità e consegna il primo set alla Pallavolo Cascina.
Nel secondo set l’inizio è ancora difficile, Baldacci prova a rimescolare un po’ le carte, almeno nei ruoli dove ha dei cambi a disposizione, ma l’inerzia della partita è tutta dalla parte della squadra di casa che si assicura anche il secondo set. In avvio di terzo parziale le rossoblù passano per la prima volta in vantaggio, 2/0 prima 3/1 poi, ma è un fuoco di paglia perché le avversarie restano a stretto contatto prima di allungare nuovamente e chiudere in scioltezza 25/19.
Una sconfitta che certamente brucia, ma che deve essere anche di stimolo a lavorare a testa bassa: c’è da chiudere il 2025 nel migliore dei modi sabato prossimo in casa contro il Sales Firenze e poi da iniziare il nuovo anno al meglio per cercare di restare nella parte alta della classifica, con la speranza che la cattiva sorte (leggi infortuni) dia un po’ di tregua ad Interlandi e compagne.
CASCINA: Belli, Corti E, Corti F, Gori, Vaccaro, Di Matteo, Sgherri, Melai, Della Croce, Caciagli, Bilous, Lilli, Ciampi, Passerini. All. Lazzerini
VERODOL: Caponi, Cigna, Pelloso, Lenzi, Cenghiaro, Monchi, Corsini, Casarosa, Lombardi, Interlandi, Ciampalini, Melani, Bolognini, Sciabordi. All. Rudy Baldacci; Team Manager: Nicola Lenzi.
ARBITRO: Samuel Piro
Una brutta Verodol cade nel derby sul campo di Cascina con un 3/0 che non ammette repliche. Una partita giocata sottotono dalle ragazze di Rudy Baldacci, arrivate a questo scontro in condizioni difficili per le assenze di Bolognini e Bacherini e con Cenghiaro rientrata da poche ore dalla trasferta “azzurra” a Tokio. Questo però non basta a giustificare un rovescio così grande in una partita che non ha mai avuto storia dal primo all’ultimo punto.
Il coach rossoblù manda in campo Monchi in regia, Interlandi opposta, Pelloso e Ciampalini opposti, Sciabordi e Caponi schiacciatrici con Casarosa libero. L’inizio di partita vede le padrone di casa volare subito sul 5/1, la Verodol prova a rimontare si porta fino al 10/9, poi subisce un parziale monstre di 9/1 che spegne ogni velleità e consegna il primo set alla Pallavolo Cascina.
Nel secondo set l’inizio è ancora difficile, Baldacci prova a rimescolare un po’ le carte, almeno nei ruoli dove ha dei cambi a disposizione, ma l’inerzia della partita è tutta dalla parte della squadra di casa che si assicura anche il secondo set. In avvio di terzo parziale le rossoblù passano per la prima volta in vantaggio, 2/0 prima 3/1 poi, ma è un fuoco di paglia perché le avversarie restano a stretto contatto prima di allungare nuovamente e chiudere in scioltezza 25/19.
Una sconfitta che certamente brucia, ma che deve essere anche di stimolo a lavorare a testa bassa: c’è da chiudere il 2025 nel migliore dei modi sabato prossimo in casa contro il Sales Firenze e poi da iniziare il nuovo anno al meglio per cercare di restare nella parte alta della classifica, con la speranza che la cattiva sorte (leggi infortuni) dia un po’ di tregua ad Interlandi e compagne.
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